SPLENDORE AUTUNNALE

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E’ da anni che attendo l’autunno, un po’ come si attende il Natale o l’estate, e perché  no, la primavera! Ma l’autunno è la prima atmosfera che ho visto sulla terra, non posso non provare una speciale predilezione per questa stagione. E come ogni anno, quando il clima comincia a raffreddarsi, ecco che la natura ci inonda di calore con le sue colorazioni. Non c’è momento dell’anno in cui i colori possiedano una tale intensità come in questo, e un albero in particolare mi sconvolge fino a commuovermi per la sua bellezza, tanto egli si tinge di fuoco, è l’acero.  Il cielo indossa una veste talmente carica che, nelle giornate di sole, è impossibile non mettersi a naso all’insù.  Il mio cucciolo piccolo addirittura si stende per terra e con la sua delicatezza lo ammira, come fosse un quadro appeso lì, nell’aria.

Provo una tensione immensa, quasi una Sehnsucht per chi conosce il termine tedesco intraducibile, perché mi piacerebbe catturare questi colori e tenerli con me tutto il resto dell’anno. Se mi metto a dipingere non riesco a riprodurli, e se volessi imprigionarli in una fotografia soltanto una minima parte verrebbe impressa, è come se il colore perdesse vita . E’ quasi come voler catturare una farfalla. Il tentativo tutto umano di fermare il tempo, di assaporare così tanto e gustare fino ad averne abbastanza.

ferri

Per ora mi accontenterò di portare in casa qualcosa di arancio. Ho preso una lana pura alpaca color zucca e sarà la tinta con cui scalderò le giornate del nostro ometto grande. Un gilet che lo accompagnerà all’asilo sotto il grembiule. La sfida sarà terminarlo in pochi giorni (Ho trovato il modello nel sito di una grandiosa blogger che ringrazio su la http://lamagliadimarica.com).

Poi dopo anni che penso a come far durare le foglie cadute, dopo anni che le riproduco su magliette, carta, pannolenci, stoffa, ecco che finalmente una blogger che seguo da un po’ di tempo, non una blogger qualsiasi ma oserei dire la blogger delle blogger  http://www.soulemama.com mi dà un idea stratosferica: mettere le foglie nella cera d’api e formare una ghirlanda.

Ecco. Sono le 6.04 di sabato, sono sveglia da due ore (saranno state le due gazzose che ho bevuto prima di andare a letto, due perché solo da poco ho scoperto la gazzosa e non ci sia qualcosa di più buono) e non vedo l’ora si alzino i miei due cuccioli per andare a raccogliere le foglie e fare questo esperimento con la cera.

Vediamo che succederà!

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